Nella zona Est di Roma, precisamente a Pietralata, c’è uno spazio pronto ad ospitare un’importante iniziativa: il Rome Technopole. Attualmente, più di 200 ricercatori stanno già lavorando su diversi progetti dedicati alla transizione ecologica, all’innovazione digitale, all’aerospazio e al settore farmaceutico. Questi ricercatori, insieme ad altri che si uniranno in futuro, contribuiranno al pieno sviluppo del Rome Technopole, un luogo dove la ricerca accademica si intreccia con l’applicazione pratica.
La rettrice dell’Università Sapienza, Antonella Polimeni, ha descritto il Rome Technopole come una vera eccellenza per il mondo accademico del Lazio durante un evento celebrativo organizzato a Villa Miani in occasione del 145º anniversario del Messaggero. Roma e il Lazio vantano una notevole capacità di produzione scientifica, di creazione di incubatori e di start-up, ma fino ad ora non si era mai creato un sistema integrato.
L’idea del Technopole era già presente da tempo nella mente degli attori universitari del Lazio, ma grazie al sostegno finanziario del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, si è accelerato il suo sviluppo. Questo progetto è diventato un vero e proprio “enzima” in grado di mettere insieme università, enti di ricerca, piccole e medie imprese e istituzioni, creando un ecosistema dinamico e collaborativo. Ora il Rome Technopole è una realtà concreta che promette di dare nuova linfa e sviluppo al settore dell’alta tecnologia nella regione.