Prosegue il negoziato con Bruxelles sulla revisione del PNRR, che prevede lo stralcio delle opere in ritardo, il finanziamento parziale di quelle non completate e la riallocazione delle risorse non spese entro il 2026 a nuove riforme. I settori coinvolti includono ferrovie, edilizia, risorse idriche e mobilità sostenibile. Tuttavia, il governo procede a rilento, senza cabine di regia e con pochi incontri ministeriali. Per i 7.821 cantieri che hanno beneficiato del Fondo Opere Indifferibili (FOI), non ci sono risorse per coprire gli extracosti, mettendo a rischio la continuità dei lavori senza una revisione prezzi.