Nel PNRR italiano, gli investimenti pubblici effettivi rimangono scarsamente realizzati. Nonostante il Governo abbia indicato un’imminente accelerazione, i dati della relazione semestrale, trasmessa in bozza ai partecipanti della cabina di regia, mostrano che, al netto di meccanismi automatici come il superbonus e l’innovazione delle imprese, i livelli di spesa sono ancora molto bassi. A fine giugno, su 51,36 miliardi di pagamenti reali, la maggior parte sono crediti d’imposta, rappresentando il 31% delle misure attivate. Gli investimenti tramite gara segnano un avanzamento finanziario del 21%. Ministeri come quello dell’Ambiente mostrano un forte disallineamento, con solo il 4% di spesa nelle gare rispetto a un 46% complessivo, gonfiato dai bonus edilizi. Problemi procedurali e di liquidità ostacolano i pagamenti, un problema riconosciuto dallo stesso Governo. Con l’avvicinarsi delle scadenze del Piano e i vincoli del Patto di stabilità UE, sembra possibile richiedere deroghe per investimenti elevati nel 2025-2026, secondo la Commissione UE.