L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha respinto il frazionamento di un appalto per l’ammodernamento di un centro di raccolta rifiuti in Abruzzo, suddiviso in cinque procedure negoziate sotto la soglia UE. Secondo Anac, il valore complessivo dell’affidamento, superiore al milione di euro, imponeva un’unica gara con lotti, evitando un artificioso frazionamento. Nell’Atto del 14 gennaio, Anac ha chiarito che l’urgenza e il rispetto del cronoprogramma PNRR non giustificano deroghe alle regole sugli appalti. Inoltre, ha ribadito che l’attivazione del sistema Regis non garantisce automaticamente il finanziamento, che dipende dal decreto di concessione e dal rispetto delle condizioni previste.