Una vasta frode finanziaria legata al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è stata scoperta dall’inchiesta della Procura europea, coordinata dalla procuratrice Donata Patricia Costa. Un gruppo criminale, attraverso l’utilizzo di Intelligenza Artificiale per produrre documenti falsi, ha canalizzato fondi destinati alle Piccole e Medie Imprese e al bonus facciate verso conti correnti “coperti” in diversi paesi europei, incluso Svizzera. La Guardia di Finanza ha eseguito 24 misure cautelari e sequestrato 600 milioni di euro in crediti d’imposta fittizi e oltre un milione per truffe legate al Pnrr. L’associazione criminale avrebbe manipolato bilanci societari e creato condizioni false per ottenere finanziamenti agevolati, mentre uno degli indagati vantava accesso privilegiato a organi di giustizia. Il denaro, trasferito all’estero con fatture false, era destinato a progetti mai realizzati. |